(Adnkronos) – Quando la pelle si ammala può svelare molto. Nel caso dell’Hiv, in particolare, i segni cutanei sono spesso i primi a manifestarsi e rappresentano i campanelli d’allarme per una diagnosi che, se tempestiva, può fare la differenza. Per questo i dermatologi possono essere vere e proprie sentinelle per questa infezione. Lo evidenzia la Società italiana di dermatologia e malattie sessualmente trasmesse (Sidemast), che sottolinea un ruolo sempre più strategico del dermatologo nella lotta contro l’infezione da Hiv in vista del Congresso nazionale Sidemast – Special Edition 2025, organizzato nell’ambito del XIV International Congress of Dermatology, a Roma dal 18 al 21 giugno.
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