Tumori del sangue, le novità dal congresso europeo Eha 2025 di Milano 

(Adnkronos) – Grazie alla ricerca scientifica ci sono nuove opportunità di trattamento per i pazienti con linfoma mantellare – una rara forma di linfoma non-Hodgkin che agisce di nascosto, mescolandosi con la vita quotidiana fino a che i sintomi non diventano impossibili da ignorare – e con leucemia linfatica cronica, una forma di tumore del sangue che colpisce soprattutto gli anziani e che, in molti casi, accompagna il paziente per anni prima di farsi davvero sentire.

Le novità terapuetiche sono al centro del congresso europeo Eha – European Hematology Association 2025 fino al 15 giugno a Milano. Nel caso del linfoma mantellare, nello studio Echo si è osservata una miglior sopravvivenza libera da progressione grazie all’impiego in prima linea dell’immunochemioterapia, basata sull’associazione di rituximab e bendamustina con aclabrutinib, un inibitore selettivo della tirosin-chinasi di Bruton, mentre nella leucemia linfatica cronica lo studio Amplify ha dimostrato che la combinazione di acalabrutinib e venetoclax è molto più efficace dell’immunochemioterapia.

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Tumori, oncoematologo: “In linfoma mantellare chemioimmunoterapia migliora sopravvivenza libera da progressione”

(Adnkronos) – “Al congresso Eha 2025 sono stati portati i risultati aggiornati dello studio randomizzato Echo sulla nuova combinazione farmacologica di prima linea per i pazienti con linfoma mantellare dai 65 anni in su. La combinazione è la chemioimmunoterapia con rituximab e bendamustina associata ad aclabrutinib, un inibitore selettivo della tirosin-chinasi di Bruton. Lo studio mostra che questa combinazione porta un vantaggio significativo in termini di progression free survival. Comincia inoltre ad evidenziarsi anche un trend significativo in overall survival”. Lo ha detto Enrico Derenzini, direttore della divisione di Oncoematologia dell’Istituto europeo di oncologia di Milano e professore di Ematologia presso il dipartimento di scienze della salute dell’università di Milano, al congresso Eha di Milano. 

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Tumori, oncoematologo: “In Llc combinazione di acalabrutinib e venetoclax più efficace di immunochemioterapia”

(Adnkronos) – “Lo studio Amplify è uno degli studi che sta portando all’approvazione di una nuova combinazione di farmaci innovativi, nuovi e non chemioterapici per la leucemia linfatica cronica (Llc). Amplify ha analizzato la combinazione di acalabrutinib e venetoclax dimostrando che è molto più efficace dell’immunochemioterapia. Un altro vantaggio è che finalmente le terapie sono date per un periodo limitato, pari a 14 mesi, e poi paziente il paziente smette”. Sono le parole di Paolo Ghia, direttore del programma di ricerca strategica sulla Leucemia linfatica cronica dell’Irccs ospedale San Raffaele di Milano e professore di Oncologia medica dell’università Vita-Salute San Raffaele, in occasione del congresso EHA di Milano.

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