Natalità, Sciattella (Tor Vergata): "Con più Pma e riforme si può evitare crollo Pil"

Natalità, Sciattella (Tor Vergata): “Con più Pma e riforme si può evitare crollo Pil”

(Adnkronos) – “Abbiamo realizzato uno studio basato su dati Istat che confermano un calo storico della natalità: nel 2024 il tasso di fecondità ha toccato 1,18 figli per donna, con appena 370mila nascite. Abbiamo simulato 3 scenari fino al 2050. Quello base prevedeva più o meno lo stesso tasso di fecondità totale del 2023. Lo scenario pessimistico, che segue il trend dal 1952 al 2023, che prevede, per il calo della natalità, una perdita economica di 482 miliardi di euro, pari allo 0,8% del Pil annuo. Nello scenario ottimistico, con interventi mirati e maggiore accesso alla Pma, potremmo tornare a un tasso di 1,39 figli per donna, generando un ritorno positivo di 263 miliardi in termini di entrate per lo Stato. Alla luce di questi dati, servono riforme strutturali che incentivino la genitorialità e garantiscano pieno accesso alla procreazione medicalmente assistita, come già previsto dai Lea”. Lo ha detto Paolo Sciattella, Ceis-EeHta, facoltà di Economia, università di Roma Tor Vergata, durante la presentazione, oggi nella Capitale, dello studio ‘Valutazione dell’effetto dell’incremento della natalità sulla sostenibilità dell’attuale sistema di welfare’, nel corso dell’evento istituzionale ‘Denatalità e sostenibilità del sistema di welfare’, realizzato con la segreteria organizzativa di Cencora Pharmalex in collaborazione con Spher-Social and Public Health Economic Research e il contributo non condizionato di Organon.

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Sanità: performace regionali, Crea incorona il Veneto e la Calabria resta in coda

(Adnkronos) – Le performance sanitarie regionali e la soddisfazione delle aspettative che i cittadini nutrono verso il servizio di sanità pubblica sono in stretta connessione. Nelle regioni più performanti c’è infatti un maggior livello di appagamento. E’ quanto emerge dalla 13a edizione dello studio ‘Livelli di tutela della salute, le performance regionali’, dedicato all’analisi dei parametri relativi alla qualità del servizio, all’universalità e all’equità del Ssn, ma anche alla soddisfazione dei cittadini e alla percezione della qualità di vita nelle diverse regioni italiane. Realizzato dal Centro per la ricerca economica applicata in sanità – Crea dell’università degli studi di Roma “Tor Vergata” e condotto con il contributo di 107 stakeholder del Ssn, il report conferma che la Regione con la migliore performance è il Veneto, che raggiunge il 55% del massimo teorico possibile, seguito dalla Provincia Autonoma di Trento con il 50%. La Calabria, invece, si posiziona all’ultimo posto con il 23%. Nonostante il divario tra Nord e Sud Italia rimanga significativo, si osserva una progressiva riduzione delle disparità, con un miglioramento più marcato nelle regioni del Mezzogiorno. Tra gli indicatori considerati anche quelli che offrono uno scorcio sulla sostenibilità futura del sistema sanitario pubblico, come prevenzione e gestione della cronicità.

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A Milano proclamati i primi laureati medici-ingegneri d'Europa

A Milano proclamati i primi laureati medici-ingegneri d’Europa

(Adnkronos) – Nel 2025 in tutto 42 studenti completeranno il percorso di 6 anni di MedTec School, corso di laurea lanciato da Humanitas University e Politecnico di Milano. Terracciano: “Guideranno l’evoluzione tecnologica preservando lo sguardo umano e la relazione col paziente”. Sciuto: “Importante che restino risorse al servizio del Paese e che il programma continui ad attrarre talenti dall’estero” Al via anche il nuovo dottorato internazionale Prime

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