Leonardi (Sin): "Academy europea neurologia su modello italiano"

Leonardi (Sin): “Academy europea neurologia su modello italiano”

(Adnkronos) – “Proprio qui a Helsinki, con l’European Academy, abbiamo aperto una task force sull’intelligenza artificiale nella neurologia, sia clinica che di ricerca. L’anno prossimo a Ginevra dedicheremo tutto il congresso alle nuove tecnologie. E l’Italia è molto avanti. Grazie anche alla visione del professor Alessandro Padovani, presidente della Sin”, la Società italiana di neurologia, “abbiamo istituito il primo corso con diploma per diventare neurologi digitali. Siamo i primi in Europa e l’idea è piaciuta moltissimo”. Lo sottolinea Matilde Leonardi, Chair del Communication Committee dell’European Academy of Neurology (Ean) e membro del board della Sin, all’Adnkronos Salute in occasione dell’11esimo Congresso Ean in corso a Helsinki.

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Gandolfo (Sirm), ‘prevenzione in geriatria aiuta anche sostenibilità Ssn’

(Adnkronos) – “Il tema della prevenzione non riguarda solo le malattie oncologiche, un importantissimo capitolo, ma interessa tutte quelle patologie e quei fattori di rischio che possono assolutamente essere prevenuti negli anziani non solo per la qualità di vita ma anche per la sostenibilità del Ssn. In un Paese dove aumenta il numero degli anziani e con esso le problematiche legate all’invecchiamento e alle comorbidità, ecco che prevenire quelli che sono i fattori di rischio con nuovi protocolli diagnostici personalizzati è importante”. Lo ha detto Nicoletta Gandolfo, presidente della Società italiana di radiologia medica e interventistica intervendo al convegno di Sirm e Sigg (Società italiana di gerontologia e geriatria). sulla radiologia geriatrica. “La radiologia geriatrica – spiega Gandolfo – si occupa di caratterizzare quelli che possono essere nuovi modelli personalizzati centrati su bisogni e problematiche dell’anziano, non solo dal punto di vista della patologia ma anche delle barriere architettoniche, dei problemi cognitivi. Fondamentale la comunicazione, tutto il discorso dei mezzi di contrasto, dell’insufficienza renale, dei nuovi protocolli, delle nuove formule, una nuova semiotica perché alcuni quadri patologici nell’anziano possono essere previsti e trattati in maniera differente che nel giovane, evitando delle inutili indagini, evitando un overtreatment che è fonte di stress ulteriori per gli stessi pazienti”.

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